martedì 30 luglio 2013

Roma caos rifiuti dopo Malagrotta scoppia la protesta «No alla nuova discarica all'Ardeatina»

MALAGROTTA BIS nell'area di falcognana

Post Malagrotta, scoppia la protesta
«No alla nuova discarica all'Ardeatina»

Centinaia sull'Ardeatina per dire no al nuovo sito vicino al Divino Amore. Tra loro anche Alemanno. L'assessore Civita: ma un luogo va trovato per evitare il «rischio Napoli»

 

ROMA - È Falcognana, un sito al km 14 circa di via Aredeatina, dove già esiste una discarica di rifiuti speciali, il luogo che sarebbe stato indicato per la nuova discarica di Roma, per soli rifiuti trattati. Secondo quanto annunciato a fine giugno, in occasione del vertice sull'emergenza rifiuti tra il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino, l'individuazione del sito alternativo alla discarica romana di Malagrotta da parte del commissario Goffredo Sottile doveva avvenire entro la fine di luglio. La relazione di Sottile, a quanto si apprende, è stata inviata al ministero dell'Ambiente e per mercoledì è atteso l'annuncio ufficiale. Che fa seguito ad un mese di lavori del tavolo tecnico a cui hanno preso parte tra gli altri il commissario Sottile, tecnici di Comune di Roma, Provincia, Regione Lazio e Ama.

Circolazione bloccata (Jpeg)Circolazione bloccata (Jpeg)
«NO ALLA DISCARICA» - E alle 18 scoppia la protesta di cittadini e residenti della zona che si sono trovati a Falcognana per dire «No alla follia di una nuova Malagrotta nella attuale discarica per rifiuti pericolosi sita nei pressi di Falcognana (Divino Amore)». Alla protesta organizzata dall'Associazione Cuore Tricolore, anche famiglie intere e bambini. I manifestanti hanno bloccato la circolazione. In piazza anche l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente del municipio Andrea Santoro (Pd). Tanti i cartelli tra cui: «No discarica al Divino Amore pattumiera di Roma». «Io farò partire una diffida formale al prefetto Sottile», ha annunciato Santoro che ha aggiunto: «Se sarà necessario andremo dal ministro».
Schieramento di forze dell'ordine (Jpeg)Schieramento di forze dell'ordine (Jpeg)
«EVITARE RISCHIO NAPOLI» - «Anche spingendo al massimo la differenziata, un sito per lo smaltimento dei rifiuti trattati va trovato, per evitare il 'rischio Napolì o di portare rifiuti all'estero con costi maggiori sulla tariffa». Lo ha detto l'assessore ai rifiuti della Regione Lazio, Michele Civita, intervenendo alla seduta odierna del Consiglio Regionale e parlando dell'individuazione della nuova discarica. «Non bisogna dire che si fa una 'Malagrotta 2' - ha aggiunto Civita - perché sarebbe solo un falso che rischia di alimentare le paure dei cittadini». E comunque, spiega, «siamo in attesa della valutazione del ministro» e «nei prossimi giorni conosceremo l'orientamento del Governo sulla base della relazione che ha fatto il commissario». «La questione rifiuti si è protratta per troppo tempo e oggi siamo in una situazione di non ritorno: se dal 2008 avessimo trattato tutti i rifiuti, come prevede la legge, la situazione sarebbe diversa, così come sarebbe diversa se il comune di Roma avesse scelto con coraggio la strada della raccolta differenziata porta a porta. Ora - ha affermato Civita - serve un atteggiamento responsabile che guardi al bene comune e all'interesse generale».
Anche ragazzi in strada (Jpeg)Anche ragazzi in strada (Jpeg)
OK A CHIUSURA DEFINITIVA DI MALAGROTTA- Al termine del dibattito, il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato una risoluzione, primo firmatario il capogruppo del Pd, Marco Vincenzi, in cui, premessa la «ferma volontà di chiudere definitivamente la discarica di Malagrotta», si impegna la Giunta regionale a «sollecitare il commissario a promuovere iniziative di ascolto e partecipazione dei cittadini e degli enti locali alle scelte proposte». Nella mozione si elencano, poi, «i criteri da seguire nella scelta dei siti idonei». In particolare, il Consiglio regionale indica come priorità «la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente», che le «dimensioni del sito siano contenute e tali da abbandonare il criterio delle megadiscariche, che siano conferiti in discarica solo rifiuti trattati», che si prevedano «i necessari presidi ambientali per ridurre l'impatto ambientale e sociale», che si definiscano «con chiarezza tempi e quantità dello smaltimento», che si prevedano, infine, «specifiche iniziative al fine di ridurre l'impatto complessivo sul territorio circostante». Il Consiglio regionale ha poi respinto due mozioni presentate rispettivamente dal M5S e dai gruppi di centrodestra.
(Imagoeconomica)(Imagoeconomica)
LA PROTESTA - Intanto la popolazione dell'Ardeatina è sul piede di guerra e promette mobilitazioni. Lunedì il presidente del IX Municipio, Andrea Santoro, ha consegnato agli uffici del sindaco di Roma, Ignazio Marino, del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e del commissario Sottile, sia il documento votato all'unanimità dal Consiglio municipale venerdì scorso sia una sua lettera che esprimono la netta contrarietà a realizzare una discarica a pochi passi dal santuario del Divino Amore. «Vi scrivo per ribadire le mie preoccupazioni sull'ipotesi della realizzazione di una nuova discarica sul territorio del municipio IX e in particolare sull'Ardeatina, al km 14» è riportato nella missiva.

NUOVA EMERGENZA - E così la questione dei rifiuti di Roma diventa di nuovo scottante. All'ordine del giorno del Consiglio di Stato c'è la discussione se confermare o meno la sospensiva della sentenza Tar che aveva stoppato l'invio di parte dei rifiuti «tal quali» di Roma nei Tmb di Albano, Viterbo e Colfelice. Il commissario ai rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, dovrà poi consegnare entro mercoledì al ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, la proposta sul sito che dovrà raccogliere l'eredità di Malagrotta. Proposta che, a meno di clamorose sorprese, sarà quella di utilizzare una discarica di rifiuti pericolosi sulla via Ardeatina, per conferire lì gli scarti del trattamento dei tmb e la fos prodotta.
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