domenica 21 luglio 2013
Parco nazionale del Circeo «ammonito» sul bilancio: la corte dei conti bacchetta la gestione Tallone Di Benedetto
Parco «ammonito» sul bilancio la corte dei conti bacchetta l'ente dopo il controllo consuntivo dell'esercizio 2011
Costi del personale alle stelle e poca trasparenza su contratti e incarichi GAETANO
BENEDETTO,
EX PRESIDENTE
DEL PARCO SUL RENDICONTO
MANCANO I PARERI
NON RISPETTATI
I TERMINI DI LEGGE L’ENTE DI VIA CARLO ALBERTO SARÀ RETTO
DAL DIRETTORE PRO TEMPORE E DAL COMMISSARIO
FINO ALLE NUOVE NOMINE L
a Corte dei Conti bac-
chetta l’Ente Parco Na-
zionale del Circeo sui
costi del personale e sulla po-
ca trasparenza. Una vera e
propria «ammonizione» sul
bilancio comminata dopo il
controllo consuntivo - richie-
sto espressamente dalla presi-
denza del Consiglio - datato
18 giugno 2013 e relativo
all’esercizio finanziario del
2011. Dall’esame della ge-
stione e della documentazione
della Sezione sul controllo de-
gli Enti è infatti emerso che gli
strumenti di programmazione
previsti (legge 394/1991) non
sono stati ancora approvati;
non è stato osservato il termi-
ne di legge per la deliberazio-
ne del conto consuntivo, su
cui, peraltro, la Comunità del
Parco non ha espresso il pro-
prio parere; l’esercizio si è
chiuso con un avanzo finan-
ziario di circa 168mila euro
(nel 2010 era intorno ai 14mi-
la euro); l’analisi delle spese
correnti, in aumento di circa 276mila euro rispetto al 2010,
pone in evidenza che nel rap-
porto di composizione l’inci -
denza maggiore è esercitata
dalle spese per il personale in
servizio (46,08% nel 2010 e
45,72% nel 2011); la situazio-
ne amministrativa registra un
notevole incremento
dell’avanzo d’amministrazio -
ne: intorno a 1.207mila euro
(nel 2010 è stato di 32mila);
nonostante un’accel erazi one
del processo di smaltimento
dei residui passivi, il volume
dei residui, sia attivi che pas-
sivi, è tuttora molto elevato; il
conto economico, che ha regi-
strato negli esercizi 2009 e
2010 un disavanzo in aumen-
to, nel 2011 chiude con un
avanzo di 821mila euro; si ncrementa il patrimonio net-
to che raggiunge gli 881mila
euro.
A finire sotto la lente di in-
grandimento della Corte dei
Conti è stato soprattutto il
costo, e dunque la gestione,
del personale del Parco: i dati
evidenziano, nell’e s e rc i z io ,
un incremento del costo glo-
bale del personale del
32,87%. In particolare, au-
mentano le spese per «stipen-
di ed assegni fissi» del
68,32% e incide notevolmen-
te sul risultato finale la voce
«contratto direttore, retribu-
zione di posizione e risultato
(arretrati)».
I dati, insomma, fanno emer-
gere che sul consuntivo del
2011, come del resto su quello
del 2010, la Comunità del
Parco non ha espresso il pro-prio parere e non ha rispettato
il termine di legge, fissato al
30 aprile dell’anno successi-
vo, per la sua deliberazione.
Peraltro, anche sul fronte dei
bilanci preventivi non sempre
è stato osservato il termine di
legge fissato al 31 ottobre
dell’anno precedente. La Cor-
te dei Conti, al riguardo, ri-
chiama dunque l’attenzione
degli organi dell’Ente Parco
sul rispetto di questi limiti
temporali che restano una
condizione necessaria per una
corretta e trasparente gestione
delle risorse finanziarie asse-
gnate.
Tradotto in soldoni? Senza
questa trasparenza su contratti
e incarichi, ogni dubbio di
sorta diverrebbe più che leci-
to.
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