mercoledì 17 luglio 2013

i diritti umani ignorati da Marco Pannella che stavolta non digiuna e continua a mangiare

di Pino Corrias Il fatto quotidiano 17 luglio 2013 NON ARRIVANO notizie di imminenti digiuni o piagnistei di Marco Pannella per la libertà di Alma e di Aluà, la moglie e la figlia del dissidente Albyazov, che il nostro governo ha appena rispedito nella galera kazaka da cui fuggivano, fregandosene delle conseguenze che ora subiranno, in cambio di un po’ di gas. Ma anzi risulta che ogni sera a cena da Fortunato al Pantheon o in qualche mensa della Farnesina, continuino i festeggiamenti che Pannella dedica alla sua creatura meglio riuscita, dopo se stesso. Quella Emma Bonino diventata ministro degli Esteri dopo che alle ultimissime elezioni – le Regionali del Lazio dell’anno 2013 – ha incassato la bellezza di 316 preferenze, realizzando il sogno di ogni minoranza. Ma senza il lieto fine. Anzi testimoniando quanto sia conveniente e triste sottomettersi al potere che ti ha appena incoronato. E dopo un trentennio passato a difendere i perseguitati di tutti i mondi lontani, farsi sfuggire l’unica coppia di perseguitati che proprio sotto casa Bonino avrebbe potuto difendere senza alzare un grammo di polvere, né una lacrima, né un digiuno. Ma solo facendo il suo dovere

Nessun commento:

Posta un commento