martedì 28 maggio 2013

acqualatina sprechi incontenibili secondo dossier comitato acqua pubblica per pagare errori nel sud pontino

Latina Oggi Martedì 28 Maggio 2013 pagina 5 Latina L’ultimo dossier del Comitato civico sul prezzo pagato per coprire gli errori nel sud pontino Quegli sprechi incontenibili La crisi di Acqualatina e le dispersioni in rete costate 50 milioni in 10 anni Fino al 2011 oltre il 60% dell’acqua non veniva fa t t u r a toCI sono alcune cose ancora non dette tra le cause della crisi finanziaria di Acqualatina e un buon numero di queste viene elencato nell’ultimo dossier del Comitato Acqua pubblica che parte da un dato eclatante, quel- lo relativo ai costi (e ai benefici) delle riparazioni sulla rete. Fin dal 2003 (secondo anno di gestione con servizio idrico in- tegrato ndc) erano stati messi in campo, o così si era detto, «pro- getti per il recupero delle di- spersioni». Un intervento che doveva articolarsi su quattro ambiti: «recupero delle disper- sioni nelle aree pilota, rinnovo di tutto il parco contatori, recu- pero delle perdite in produzio- ne e adduzione, recupero delle perdite amministrative attra- verso l’incrocio di database e censimento sul campo». Que- ste le promesse del 2003. Ma cosa è successo dopo? Molto poco, anzi quasi nulla se ancora oggi nell’accordo per la con- cessione del contratto di solida- rietà è stata offerta quale «con- tropartita» ai sindacati la sosti- tuzione di tutti i contatori, un’azione mirata che dovrebbe portare ad una fortissima dimi- nuzione delle dispersioni, che oltre a pesare sugli incassi rap- presentano un costo di energia. Cioè: la società spende per cap- tare l’acqua e mandarla in rete ma poi a causa delle dispersioni fisiche e delle mancate fattura- zioni non incassa. Questa «pic- cola» lacuna è costata in dieci anni quasi 50 milioni di euro, l’equivalente dell’energia pa- gata per immettere in rete ac- qua che poi a tutti gli effetti è andata persa. Secondo i dati forniti dalla stessa società Ac- qualatina, a tutto il 2011 l’ac - qua non fatturata è pari al 64% e di questa percentuale il 45% è dovuto alle perdite in rete mentre il restate 18% costituisce le cosiddette «perdite ammini- strative» quindi allacci abusivi, bollette non pagate e contatori guasti. In questo modo ogni anno la società di gestione delle acque e della depurazione in provincia di Latina spende cir- ca 5,4 milioni di euro per energia che serve a immettere acqua che nessuno (comunque) pa- gherà mai perché si perde per strada. C’è dell’altro: a suppor- to delle motivazioni che hanno indotto la spa a dichiarare lo stato di crisi c’è (principalmen- te) la morosità di alcune zone dell’Ato4, in particolare di Aprilia. Non viene invece fatto cenno a quanto costa la disper- sione in rete che, casualmente, è gravissima soprattutto al sud, comprensorio che da solo as- sorbe quasi la metà degli inter- venti per riparare la rete e rela- tivi appaltini. Il sud della pro- vincia è esattamente l’area di provenienza geografica del vertice politico e amministrati- vo di Acqualatina, il luogo do- ve si investe di più ma anche quello dove si spreca di più. E tutto questo ha inciso sulla crisi di liquidità. Per quanto nessuno lo abbia ancora notato. Graziella Di Mambro http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/4da1322da8f0d10b4c77320206a4157e

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