mercoledì 13 febbraio 2013
Stop inquinamento elettromagnetico Bonessio (rivoluzione civile)
http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-Inquinamento-elettromagnetico.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Occorre
approvare
in
tempi
rapidissimi
una
legge
regionale
(il
Lazio
è
una
delle
poche
regioni
che
ancora
non
ha
legiferato
in
materia)
per
contrastare
l’inquinamento
elettromagnetico
prodotto
da
impianti
ad
alta
frequenza
(antenne
radio,
televisive
e
per
la
telefonia
mobile)
e
da
bassa
frequenza
(elettrodotti,
stazioni
e
sottostazioni
di
trasformazione,
cabine
elettriche).
La
proposta
di
legge
si
dovrà
fondare
sul
Principio
di
Precauzione
sancito
dall’articolo
174
del
Trattato
che
istituisce
la
Comunità
Europea.
Il
principio
di
precauzione
ha
una
precisa
definizione
comunitaria:
esso
comprende
quelle
specifiche
circostanze
in
cui
le
prove
scientifiche
sono
insufficienti
o
incerte
e
vi
sono
indicazioni,
ricavate
da
una
preliminare
valutazione
scientifica
obiettiva,
che
esistono
ragionevoli
motivi
di
temere
che
gli
effetti
potenzialmente
pericolosi
sull’ambiente,
la
salute
umana,
animale
o
vegetale,
possano
essere
incompatibili
con
il
livello
di
protezione
prescelto.
Inoltre,
dovrà
recepire
i
criteri
in
tema
d’installazioni
d’impianti
radioelettrici
stabiliti
dalla
legge
22
febbraio
2001,
n.
36
“Legge
quadro
sulla
protezione
dalle
esposizioni
a
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici”,
dal
D.Lgs
259/2003
“Codice
delle
comunicazioni
elettroniche”,
dal
D.Lgs
177/2005
“Testo
unico
della
radiotelevisione”,
nonché
dal
DPR
380/2001
“Testo
unico
dell’edilizia”.
LA
LEGGE
REGIONALE
DOVRÀ
DISCIPLINARE:
LE
AREE
SENSIBILI:
La
Regione,
le
province
e
i
comuni,
per
garantire
la
corretta
localizzazione
urbanistico
territoriale
degli
impianti
radioelettrici
(antenne)
e
di
minimizzare
l’esposizione
ai
campi
elettromagnetici
della
popolazione,
con
particolare
riguardo
ai
luoghi
destinati
alla
permanenza
di
minori,
di
anziani
e
alla
degenza
di
persone
affette
da
patologie,
individueranno
aree
sensibili
all’interno
delle
quali
sono
vietate
nuove
installazioni
di
antenne
e
delocalizzate
le
esistenti.
I
DIVIETI:
Sarà
vietato
installare
antenne
su:
su
ospedali,
case
di
cura
e
di
riposo,
edifici
adibiti
al
culto,
scuole
ed
asili
nido,
luoghi
di
detenzione
e
pena,
parchi
pubblici,
parchi
gioco,
aree
verdi
attrezzate,
impianti
sportivi,
oratori,
orfanotrofi
e
strutture
similari,
ivi
comprese
le
relative
pertinenze,
che
ospitano
soggetti
minorenni;
sugli
edifici
costruiti
abusivamente
e
che
non
abbiano
ancora
ottenuto
il
titolo
abilitativo
edilizio
in
sanatoria,
sui
beni
immobili
di
interesse
artistico,
storico,
archeologico
e
etnoantropologico.
Le
antenne
attualmente
installate
su
queste
tipologie
di
immobili
dovranno
essere
rimosse.
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
I
REGOLAMENTI
COMUNALI
PER
L’INSTALLAZIONE
DELLE
ANTENNE
DI
TELEFONIA
MOBILE:
I
comuni
dovranno
adottare
un
regolamento
di
localizzazione
dei
nuovi
impianti
di
telefonia
mobile,
e
per
la
delocalizzazione
di
quelli
esistenti
installati
in
area
di
divieto
per
tale
fine
viene
apposita
conferenza
istruttoria
alla
quale
partecipano,
l’Agenzia
regionale
per
la
protezione
ambientale
(ARPA),
le
aziende
sanitarie
locali
competenti
per
territorio,
nonché
i
portatori
di
interessi
diffusi
costituiti
in
associazioni
o
comitati
ai
sensi
della
legge
241/90.
LE
AUTORIZZAZIONI
PER
LE
INSTALLAZIONI:
Per
installare
nuove
antenne
sarà
necessario:
1. Il
verbale
di
assemblea
condominiale
di
approvazione
unanime;
2. Verificare
le
possibili
interferenze
relative
agli
apparati
elettromedicali;
3. Verificare
l’idoneità
dello
stesso
edificio
a
sopportare
l’aumento
di
carico;
4. Acquisire
autorizzazioni,
pareri,
nulla
osta,
o
altro
atto
di
assenso
comunque
denominato,
previsto
dalla
normativa
vigente,
anche
per
quanto
attiene
l’edificazione
nelle
zone
classificate
sismiche;
5. Effettuare
la
Valutazione
di
Impatto
Ambientale
per
i
grandi
impianti;
I
comuni
dovranno
applicare
i
criteri
del
DPR
380/2001
(Permesso
di
costruire)
in
sede
di
autorizzazione
per
i
grandi
impianti;
(Strutture
che
necessitano
di
fondazioni
o
che
hanno
altezza
superiore
a
12
metri,
oppure
strutture
di
sostegno
installate
su
edifici
che
hanno
altezza
superiore
alla
metà
dell’edificio
stesso).
Apporre
su
ciascun
impianto
radioelettrico
di
un
cartello
informativo,
ben
visibile
alla
popolazione
per
dimensioni
e
ubicazione,
con
l’indicazione
dei
dati
caratteristici
dell’impianto,
e
dei
valori
di
esposizione.
PERCORSI
INTERRATI
PER
I
NUOVI
ELETTRODOTTI
IL
RISANAMENTO
DEGLI
ELETTRODOTTI:
Saranno
realizzati
con
percorso
interrato
i
nuovi
elettrodotti
che
hanno
una
distanza
inferiore
a
cinquanta
metri
da
ospedali,
case
di
cura
e
di
riposo,
luoghi
di
detenzione
e
pena,
edifici
adibiti
al
culto,
scuole,
asili
nido,
impianti
sportivi,
oratori,
orfanotrofi
e
strutture
similari,
ivi
comprese
le
relative
pertinenze,
che
ospitano
soggetti
minorenni,
i
vecchi
elettrodotti
non
conformi
alla
normativa
vigente
dovranno
essere
risanati,
i
gestori
a
tal
fine
presentano
un
piano
alla
Provincia.
VIETATO
COSTRUIRE
NUOVE
CABINE
ELETTRICHE
ALL’INTERNO
DI
EDIFICI
E
DELOCALIZZAZIONE
DELLE
CABINE
ELETTRICHE
PRESENTI
ALL’INTERNO
DEGLI
EDIFICI:
Sarà
vietata
la
realizzazione
di
nuove
cabine
elettriche
all’interno
di
edifici
con
destinazioni
d’uso
residenziali,
scolastiche
e
sanitarie,
e
dovranno
essere
trasferite
le
cabine
presenti
negli
edifici,
a
tal
fine
i
gestori
presentano
un
piano
alla
Provincia;
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.3
CATASTO
DELLE
ANTENNE
E
DEGLI
ELETTRODOTTI:
Sarà
finalmente
istituito
il
catasto
delle
antenne
e
degli
elettrodotti
per
censire
tutti
gli
impianti
esistenti
nella
regione.
OSSERVATORIO
REGIONALE
E
FONDO
PER
LA
RICERCA
E
LA
DIVULGAZIONE:
Sarà
istituito
il
fondo
regionale
per
la
ricerca
e
la
divulgazione
delle
conoscenze
scientifiche
relative
agli
effetti
derivanti
dall’esposizione
ai
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici,
con
particolare
riguardo
all’inquinamento
elettromagnetico
all’interno
delle
abitazioni.
ACCESSO
AI
DATI
AMBIENTALI:
Sarà
garantito
l'accesso,
a
chiunque
ne
faccia
richiesta,
ai
dati
ambientali
relativi
all’esposizione
ai
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici,
nonché
la
più
ampia
diffusione
dei
medesimi
dati.
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