sabato 16 febbraio 2013
rifiuti zero Bonessio (rivoluzione civile) programma elezioni regionali Lazio
Scheda Rifiuti
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
carta riciclata 100%
Perseguire e realizzare l’obiettivo RIFIUTI ZERO: zero scarti, zero inceneritori e zero discariche.
Cancellazione definitiva del Piano Regionale Rifiuti, incentrato sulla filiera TMB‐inceneritori‐discariche,
approvato dal centrodestra e già annullato, in prima istanza, dal TAR del Lazio.
Appoggio politico e istituzionale, in caso di riproposizione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio di Stato, al
Referendum indetto dai Comuni del Lazio per l'abrogazione del Piano stesso.
Stesura e approvazione di un nuovo Piano Rifiuti, partecipato dai comitati e dalle associazioni, fondato sulla
strategia delle 4R: Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata e Recupero, con impianti a freddo, della materia
differenziata.
Costruzione di una politica per i rifiuti nel Lazio basata sui seguenti punti:
1. Proposta di Legge per istituzionalizzare e rendere obbligatori accordi degli Enti Locali con le aziende
produttrici di beni di consumo al fine di limitare la percentuale di imballaggi per ogni prodotto
commercializzato.
2. Raccolta Differenziata porta a porta spinta, obbligatoria e contestuale, in tutti i Comuni della Regione,
con modalità e tecnologie analoghe in modo da contenere i costi e facilitare l’impegno dei cittadini.
3. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte
annualmente, per la lavorazione a freddo dei materiali recuperati dalla raccolta della “frazione secca”.
4. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte
annualmente, di compostaggio aerobico della “frazione organica”.
5. Obbligo della realizzazione per i Comuni o i Consorzi di Comuni di “isole ecologiche”, una ogni
80.000/100.000 residenti, dove poter conferire i rifiuti ingombranti e speciali (inerti, RAAE, etc.) non
differenziabili alla fonte.
6. Ritiro definitivo dello studio regionale preliminare per l’individuazione dei siti di nuove discariche: Pian
dell’Olmo, Quadro Alto, Pizzo del Prete, Monti dell’Ortaccio, etc. Cancellazione dei progetti di
realizzazione di nuovi inceneritori e impianti TMB, a partire da quelli di Albano e Paliano, con l’utilizzo
delle risorse previste a tale scopo per la realizzazione di impianti a freddo per la lavorazione dei
materiali differenziati e per la frazione organica. Immediata delocalizzazione dell’impianto TMB di via
Salaria.
7. Passaggio alla “tariffa puntuale” (ognuno paga il servizio di raccolta in base alla quantità di rifiuti
indifferenziati prodotti).
8. Chiusura delle megadiscariche esaurite e poste a ridosso dei centri abitati come Malagrotta,
Roncigliano, Cupinoro, ecc. applicando la Legge che prevede l’obbligo di bonifica ambientale a carico
dei gestori che hanno speculato sulla gestione spesso illegittima di questi impianti.
9. Per evitare l’emergenza rifiuti, usata strumentalmente per giustificare e forzare la scelta
dell’incenerimento, attivazione di provvedimenti transitori, che prevedano per un tempo limitato,
anche il trasferimento e il trattamento dei rifiuti fuori dai confini regionali, in attesa della realizzazione
dell’impiantistica necessaria al riciclo.
10. Sospensione del rilascio della VIA per quegli impianti (cementifici) che hanno avviato richiesta per la
procedura autorizzativa all’incenerimento del CSS (Combustibile Solido Secondario) derivante da RSU e
da rifiuti industriali.
11. Cancellazione, del progetto della megacentrale a biogas di Maccarese, alimentata dalla frazione
organica dei RSU, in relazione alla localizzazione proposta e alle dimensioni dell'impianto.
12. Approvazione di politiche rivolte ad incentivare l'economia del riuso e riciclo, favorendo la nascita di
imprenditorialità dal basso, come le cooperative sociali specializzate nel settore, che sviluppi
piattaforme tecnico‐amministrative finalizzate a un modello economico e produttivo basato sulla
riduzione dei rifiuti.
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