mercoledì 9 gennaio 2013

Rifiuti, ricorso al Tar: annullato il piano regionale del Lazio

09/01/2013, di .
Il Tar del Lazio ha pubblicato in queste ore la sentenza n. 121/2013 con la quale ha cassato, annullandolo, il piano di gestione dei rifiuti del Lazio.
Come sostenuto dal ricorso principale dei Verdi, supportato dall’intervento e da autonomo ricorso della Provincia di Latina, i magistrati del Tribunale Amministrativo hanno accolto le rimostranze dall’ associazione ambientalista e le censure proposte dall’ente di via Costa, ponendo nel nulla la pianificazione regionale ed imponendo “alla Regione Lazio di istruire adeguatamente il nuovo procedimento e motivare congruamente le proprie scelte, tenendo conto di tutti gli elementi di valutazione a disposizione e, quindi, anche dei profili evidenziati dalla Provincia di Latina inerenti, in particolare: – la delimitazione degli ambiti territoriali ottimali sul territorio regionale; l’esclusione di 5 Comuni (Gaeta, Castelforte, Spigno Saturnia, Minturno, Santi Cosma e Damiano) dall’ATO Latina e l’inclusione degli stessi nell’ATO Frosinone; la circostanza che alla nota 21 relativa al paragrafo 7.1.1 del Piano (rubricato “La normativa regionale e l’individuazione degli ATO rifiuti nel Lazio”) si legge: “21 Con disposizione di legge successiva, ed entro i tempi previsti, la Regione Lazio provvederà nell’attribuire le funzioni già esercitate dalle Autorità di cui all’art.202 del decreto legislativo n152 del 2006 a soggetto da definirsi.”; le risultanze del piano della Provincia di Latina di cui alla deliberazione n. 71 del 30.9.1997 ed i successivi aggiornamenti, e la disciplina concernente la valutazione di incidenza in relazione all’influenza del piano su siti della rete Natura 2000”.
La sentenza è di fondamentale importanza per tutto il territorio della provincia pontina non solo perchè annulla il piano regionale, ma perchè riconosce la correttezza delle valutazioni poste a fondamento delle scelte contenute nel piano provinciale approvato nel 1997 e mai riconosciute dalla Regione Lazio. Valutazioni che sottolineano la carenza pianificatoria e programmatoria del piano regionale, il quale, oltre a non rispondere alle esigenze del territorio, come è palesemente evidente dallo stato emergenziale che si sta vivendo, non rispetta la normativa – come rilavato nelle 51 pagine della sentenza -, né tantomeno i principi di matrice comunitaria. La censura operata dal Tar, inoltre, ferma in un certo senso l’iniziativa del ministro all’Ambiente Corrado Clini che, sulla scorta di un piano ormai carta straccia, ha dato il via ad un’azione riparatoria destinata a sortire gli stessi effetti del piano regionale, scontandone il medesimo “peccato originale”.http://www.latina24ore.it/latina/55064/rifiuti-ricorso-al-tar-annullato-il-piano-regionale-del-lazio

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