sabato 12 gennaio 2013

nucleare arriva un carico pieno di plutonio

Di | 12 gennaio 2013 http://www.manifestiamo.eu/2013/01/12/arriva-un-carico-pieno-di-plutonio/

nuc1Stasera, domenica 13 gennaio o domani lunedì 14, mentre chi ama la politica è magari impegnato nella definizione delle liste elettorali, passerà via ferrovia un carico di plutonio. Attraverserà il Piemonte, da Vercelli a Modane  e poi in bel pezzo di Francia fino a La Hague, per riprocessare il plutonio e rimandarlo in Italia in futuro. Gli attivisti dei due paesi si stanno dando da fare per preparare proteste e manifestazioni lungo il percorso: il treno nucleare attraverserà Mortara, Valenza, Alessandria, Asti, lambirà Torino e passerà in Val di Susa per poi quasi tutta la Francia fino alla Normandia.
Gli attivisti francesi della rete Sortir du nuclear (Uscire dal nucleare) scrivono che il passaggio potrebbe avvenire già stanotte, domenica 13 gennaio. Contro questo trasporto di cui descrivono tutti i pericoli, hanno anche presentato un ricorso al tribunale di Cergy-Pontoise l’11 gennaio ottenendo il rigetto. Ora hanno perciò deciso di dare informazioni puntali degli orari e del passaggio del treno sul loro sito per favorire la mobilitazione lungo tutto il tragitto. Tra le informazioni il sito d’Oltralpe precisa che ”i vagoni restano radioattivi, pieni o vuoti ed è fortemente sconsigliato di avvicinarsi entro i due metri di distanza”.
Anche Legambiente del Vercellese e Pro natura di Vercelli hanno lanciato l’allarme da alcuni giorni, segnalando la prossima partenza del carico da Saluggia. Saluggia si trova nel vercellese, è stata la sede del reattore sperimentale “Avogadro RS-1″, chiuso nel 1971, e oggi c’è un sito adibito allo stoccaggio di elementi di combustibile nucleare irraggiato. In un documento, ”Imminenti nuovi rischiosi trasporti nucleari che partono da Saluggia”, le due associazioni ambientaliste spiegano che lo stoccaggio in un deposito centralizzato sarebbe meno costoso e che questo tipo di trasporti viola anche le più elementari norme della protezione civile, ad esempio la preparazione della popolazione, dato che in caso di incidente la gente dovrebbe sapere che cosa fare. In questi casi invece il passaggio dei treni avviene nel silenzio più totale e quindi la gente non ne sa un bel niente.
Come ci informa Wikipedia, il riprocessamento permette di ottenere combustibile nucleare e il plutonio che se ne ricava può essere usato per costruire armi nucleari. Tra il 2007 e il 2010 furono fatte 16 spedizioni di oltre mille elementi delle centrale di Caorso. Ma ci sono altri elementi custoditi a Trino e a Saluggia dove è stoccato l’80 per cento delle scorie nucleare ufficialmente catalogate sul nostro territorio.  ”Si parla di trattamento – sottolineano gli anti-nuclearisti francesi  – ma in realtà è tutto molto lontano dal riciclaggio. L’invio delle scorie radioattive a La Hague è solo un trucco utilizzato da certi paesi per far dimenticare temporamentente il problema irrisolvibile della gestione delle scorie nucleari”.
Il movimento No-Tav contesta da tempo il trasporto delle scorie nucleari, inutile e ad alto rischio. Lo scorso anno prima a febbraio a Chiusa San Michele e poi a maggio ad Avigliana ci furono presidi e manifestazioni notturne al passaggio dei treni delle scorie provenienti da Vercelli. Ad Avigliana centinaia di manifestanti si sdraiarono sui binari. Fu una notte di scontri, manganellate e feriti. Allora il vicesindaco di San Didero, Giorgio Vair osservava che ”i manifestanti non hanno usato la violenza, hanno fatto soltanto resistenza passiva: non c’era l’intenzione reale di bloccare il treno, ma soltanto di far recepire il messaggio che è un’assurdità trasportare queste scorie dall’Italia alla Francia e poi dalla Francia all’Italia solo per­ché da noi non esiste un deposito definitivo di scorie nucleari. Anche perché il problema rimane, visto che il sito di Saluggia è considerato da molti insicuro».
Tra l’altro il trasporto avrebbe dovuto finire nel 2012 come rimarcavano anche due senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta in un’interrogazione ai ministri dell’interno, dello sviluppo economico e dell’ambiente dopo gli scontri di febbraio 2011 in Val di Susa: ”questo programma di smaltimento dovrebbe esaurirsi entro il febbraio 2012”. Infatti il trasporto fu concordato nel 2005 da Italia e Francia con un accordo firmato dall’allora ministro francese all’industria Francois Loos e quello per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani. L’accordo prevedeva 12 trasporti entro il 2012 e il rientro in Italia entro il 2025. Come racconta un‘inchiesta di repubblica gli oneri dello smaltimento delle scorie di Saluggia e del combustibile delle altre tre centrali ammonterebbero a circa 4,3 miliardi di euro.
Un bel regalo alla Areva che fa il trattamento, un’assurdità dopo il referendum in cui gli italiano hanno detto no al nucleare e sopratutto poche settimane dopo che anche Enel ha detto addio al nucleare uscendo dal progetto francese per la costruzione di sei impianti nucleari da realizzare con Edf, a partire da quello di Framanville (costo previsto oltre 8 milioni di euro).
Domenica 13 ci sarà un appuntamento di informazione e lotta alla stazione di Avigliana dalle 20 in poi per una lunga notte antinucleare con musica, volantini, cibo condiviso. Se il trasporto verrà rimandato diamo sin da ora appuntamento a martedì alle 20.

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