sabato 27 ottobre 2012

Latina acqua potabile intervento magistratura come a Taranto per l'Ilva e a L'Aquila per il terremoto?

A Taranto dopo vari tentativi di ostacolare e giustizia, le indagini, le analisi stanno dando ragione ai cittadini e a Angelo Bonelli (presidente nazionale dei verdi) che aveva dato loro voce e adesso tutto il mondo conosce i dati allarmanti sulla salute dei cittadini causati dall’Ilva. Dando torto a tutti coloro che gettavano acqua sul fuoco a cominciare dal ministro Clini smentito clamorosamente anche dal suo collega alla sanità. A Latina 2 anni fa altro esposto dei verdi con Bonelli in qualità di consigliere regionale del Lazio aveva chiesto alla Procura di intervenire contro il manifesto e le informazioni errate sulla presenza dell’arsenico nell’acqua. La pensavano allo stesso modo dei verdi anche l’ordine professionale dei medici, i cittadini e le associazioni. La Asl è stata costretta a modificare le informazioni sbagliate e a sostituire il responsabile della disinformazione. La lezione non è servita alla Asl che poi non rendeva pubblici i dati sull’arsenico se non dopo ulteriori e ripetuti esposti e richieste. Anzi la Asl (prima di 2 anni fa) aveva effettuato analisi inferiori al numero dovuto per i comuni dove c’era la deroga. In questi giorni dopo il risveglio della pubblica opinione, le decisioni del tribunale a proposito dell’inquinamento mortale dell’Ilva di Taranto è arrivata un’altra sentenza per il terremoto de L’Aquila. In quel caso è stato condannato chi ha diffuso (tanto per cambiare) false informazioni a proposito della salute pubblica. Un po’ come alcune dichiarazioni relative al grave inquinamento nell’area della discarica di Latina dove, secondo affermazioni dei quotidiani, gli enti competenti non ne avrebbero diffuso i dati per non allarmare la popolazione. E intanto le persone lì intorno continuano ad ammalarsi e qualcuno morire. Altro caso eclatante l’aumento dei tumori per l’arsenico nell’acqua erogata dall’acquedotto pubblico con aumento notevole di malattie e morti per i tumori causati dall’arsenico bevuto insieme all’acqua del rubinetto. Oltre alla Asl, responsabile di quanto sopra, anche la Regione Lazio che, stando alle notizie dei giornali, pur essendo a conoscenza dei dati choc ne ha dato informazione con notevole ritardo. Anziché avvertire e prevenire si è preferito tacere. L’inchiesta aperta a Latina per le morti da arsenico è analoga a quella condotta a Viterbo dal sostituto Massimiliano Siddi dopo una serie di esposti che erano stati presentati, anche in via Ezio sono arrivate delle segnalazioni, l’indagine è all’inizio ma già a breve potrebbe avere dei risvolti molto importanti. Cosa pensare del presidente della provincia di Latina Cusani dichiarava su Rai3 che dell'arsenico nell'acqua non bisognava preoccuparsi alla presenza del dirigente dell'Arpa Lazio. Infatti, asseriva, che come entra nel corpo umano, l'arsenico, così esce e tanti alimenti, come il pesce, lo contengono. L'Ordine dei Medici di LT pubblicava "Le 13 domande e 13 risposte" su Latina Oggi del 18 03 2011. Alla risposta 4 precisa che "mentre nell'acqua l'arsenico è presente solo nella forma inorganica, la più tossica, in alcuni alimenti c'è molto arsenico ma in forma organica non tossica".L'arsenico presente nel pesce è innocuo (risposta 7). L'Arsenico è un elemento cancerogeno certo di classe A (medici ISDE). Lo studio epidemiologico relativo Acqua-Arsenico del Servizio Sanitario Reg. Lazio di aprile 2012 finora nascosto rileva nella provincia di Latina un aumento del 12% di morte per tumori. L'art 15 del D.Lgs 31/2001 obbligava al 25.12.2003 il termine per la messa in conformità! si ricordano il video, il manifesto e i volantini ATO4-ASL messi nelle cassette delle lettere con le false indicazioni ai cittadini, la lettera STO ATO4 del 12.01.2011, e il verbale STO del 05.01.2011.

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