Per questo l'associazione, nata da poco
ma che vanta già un numero rilevante di iscritti, risponde
all'amministratore della Comunione Eredi Scalfati Andrea Bazuro
chiedendo più chiarezza su quello che accade bordo lago. Anche perchè la
lettera inviata nei giorni scorsi dal consigliere Ciriello sui costi
della pompa del Caterattino era inviata al Sindaco ma la risposta è
arrivata dalla proprietà del lago. Un mistero davvero. "Registriamo
l’ennesima 'uscita' dell’Avv. Bazuro, - scrive il presidente
dell'associazione Antonio Altobelli - amministratore unico della
comunione eredi Scalfati, che parla di operazione politica per fini
elettorali non avendo altre argomentazioni per rispondere agli
interrogativi del Consigliere Ciriello, l’unico che nella nostra città
ha dimostrato di potersi permettere di esercitare il mandato elettivo
senza condizionamenti e timori reverenziali. Come cittadini, non siamo
disponibili ad essere presi in giro dal Bazuro che da una parte afferma
che il lago è privato, ma dall’altra pretende che sia risanato con
risorse pubbliche, che afferma che gestire l’impianto di Caterattino sia
interesse del Comune, che scarica sulla città i problemi di
inquinamento ma sottace il lauto risarcimento che i cittadini hanno
pagato alla sua famiglia proprio per questo, che non da spiegazioni sul
suo scellerato tentativo, sventato dal Consigliere Ciriello, di
realizzare ettari di pannelli fotovoltaici galleggianti sul lago, nel
silenzio di a chicchiere si professa ambientalista, che parla dei cefali
di lago come pesce biologico, che ci informa di trattative in Regione
riguardo al lago ma non dice per fare cosa. Un delirio che ci preoccupa
non poco. L’Avv. Bazuro dimentica anche di dire che anni fa fu approvato
dalla Comunità Europea un progetto di risanamento del lago per trenta
miliardi di vecchie lire e che fu bloccato al momento dell’erogazione
delle somme, guarda caso, perché il lago era privato. Del resto se il
lago non può essere utilizzato dai cittadini, eccetto per l’attività
remiera, perché questi dovrebbero contribuire al risanamento? Invece di
inveire verso chi pone domande, la Comunione Eredi Scalfati prenda atto
che se il lago dovesse creare problemi alla qualità del nostro mare,
questo sicuramente di tutti, la città non potrebbe sottrarsi ad azioni
risarcitorie ben più consistenti di quelle a suo tempo esercitate nei
confronti del Comune. Ed a proposito di legittime domande informiamo,
l’Avv. Bazuro che abbiamo predisposto una nota indirizzata al Sindaco ed
al Consigliere Ciriello affinchè si accerti se tutte le attività
imprenditoriali della Comunione Eredi Scalfati che interessino il lago,
versino nelle casse comunali quanto dovuto per legge".
a cura di Redazione http://www.icittadini.it/index.php/ambiente/1658-lago-sabaudia-futura-gi-va-giu-duro
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